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L’arte vinicola sul Renon

Vino altoatesino al Weihrerhof

L’arte vinicola sul Renon

Chiamatela ristrettezza di vedute o, se preferite, miopia. Ma non intendiamo rinunciarvi: la gastronomia e la degustazione di vini altoatesini sono punti di forza essenziali al Weihrerhof. La Provincia più settentrionale d’Italia vanta oltre 5.300 ettari di superficie vinicola. Qui, a un’altitudine tra i 200 e 1000 metri sopra il livello del mare, dove clima mite e ambiente alpino s’incontrano, si ottiene una cuvée dai contrasti singolari: qualità eccellenti e pregiate composizioni barrique si uniscono per dar vita a nettari dal carattere unico, che riscuotono apprezzamento in tutto il mondo.

2000 anni di tradizione vinicola

l "vino retico" della Val d'Adige era gradito già dai Romani. I Reti trasportavano i loro vini ("in nulla secondi alle migliori varietà latine") in botti di legno rinforzate da cerchi di ferro fino alla corte dell'imperatore romano.

Dal sec. VIII i conventi franchi e bavari cominciarono ad acquistare e a coltivare vigneti per il loro fabbisogno. Sotto l'Austria la viticoltura altoatesina venne favorita in modo particolare per più di 600 anni. Lagrein, Schiava e Traminer aromatico erano coltivati assieme a molti altri antichi vitigni locali, che in alcuni casi sono arrivati fino ai giorni nostri. Nella seconda metà del sec. XIX nei vigneti altoatesini iniziarono a comparire in misura sempre maggiore anche varietà internazionali. Così l'assortimento di vini che si può trovare in Alto Adige è oggi molto vario, proprio come il paesaggio della provincia.

I vini bianchi: Pinot bianco, Chardonnay, Pinot Grigio, Gewürztraminer, Müller Thurgau, Sauvignon, Silvaner, Moscato Giallo, Riesling, Kerner, Riesling italico, Veltliner

I vini rossi: Schiava, pinot nero, Lagrein scuro, Merlot, Cabernet, Moscato rosa, Cuvée